Monteleone di Spoleto
Umbria

Monteleone di Spoleto è un comune della provincia di Perugia in Umbria.

MANIFESTAZIONI
La prima domenica di settembre si festeggia la Madonna della Misericordia.
Il 9 dicembre si festeggia il Focone della Venuta. Si tratta di un falò, che spesso arde anche due giorni, preparato dall'intera popolazione monteleonese fra canti sacri che celebrano la venuta della Madonna.
Il 16 agosto si svolge la Sagra degli "Strascinati", piatto tipico costituito da pasta corta condita con uovo, pecorino e salsiccia. Parallelamente si svolge una rievocazione storica con annessa gara di tiro con l'arco ed altre prove di destrezza, svolte da parte di esponenti dei tre terzieri che costituiscono Monteleone.
Il 18 agosto si svolge la Sagra del Farro, cereale che viene coltivato nei campi adiacenti Monteleone.

DA VEDERE
All'interno delle tre cinte murarie che hanno protetto Monteleone e i suoi abitanti nel corso dei secoli sono ospitate numerose chiese. Gran parte delle stesse mura castellane è ancora ammirabile. Fra gli edifici religiosi si ricordano:

la parrocchiale di San Nicola
l'ex monastero di clausura di Santa Caterina
la trecentesca chiesa di San Francesco, oggi sede della Confraternita dei Bianchi
San Giovanni, sede della Confraternita della Buona Morte
San Gilberto, ex sede della Confraternita dei Bianchi
Sant'Antonio Abate, annessa al monastero di San Francesco
Madonna della Quercia, sita appena fuori dalle mura castellane
Santa Croce, sita fuori dalle mura castellane, all'interno del parco omonimo
Madonna delle Grazie, sita fuori dalle mura castellane, a circa 2 km dal centro di Monteleone
Madonna del Carmine, sconsacrata.

ORIGINI E CENNI STORICI
Il territorio di Monteleone di Spoleto è stato abitato sin dall'antichità: nelle vicinanze sono state scoperte necropoli protovillanoviane ed etrusche. Tra le vestigia etrusche, nel 1901 fu rinvenuto un carro da parata (biga) nella zona del Colle del Capitano. Secondo il Furtwängler la biga risalirebbe alla metà del VI secolo a.C. Costruita in legno e ricoperta da lamine bronzee lavorate con la tecnica a sbalzo, raffigura presumibilmente scene della vita dell'eroe greco Achille. La biga è custodita presso il Metropolitan di New York, che la acquistò da un trafficante di antichità, riuscito a trafugarla e a portarla oltreconfine.[senza fonte] Il reperto è al centro di aspre battaglie fra il museo nuovaiorchese e l'amministrazione comunale di Monteleone, che ne chiede da tempo la restituzione. La zona di Monteleone fu poi abitata da popolazioni romane, che edificarono l'odierna frazione Trivio. La vera e propria fondazione del primo nucleo del castello di Monteleone avvenne dopo il crollo dell'Impero romano, con la calata dei barbari da nord. Nell'880 il nobile Attone edificò il castello di Brufa. Distrutto intorno al 1100, il castello fu subito riedificato e donato a Spoleto (donde il nome del paese) dal signore locale. Nel 1228 la fortezza subì una nuova distruzione da parte dei saraceni. Tuttavia, data la posizione strategica, il castello fu nuovamente ricostruito dalla nobile famiglia dei Tiberti (1265). Seguirono anni di guerre, finché nel 1535 i monteleonesi insorsero contro Spoleto per rendersene finalmente indipendenti. Immediatamente stilarono lo statuto della Republica Montis Leonis, dandosi un assetto istituzionale oltremodo moderno per l'epoca:[senza fonte] allontanato il podestà, i monteleonesi elessero al suo posto un cittadino del castello. Spoleto tentò la riconquista con varie campagne militari, ma non riuscì nel suo intento per la fiera resistenza dei monteleonesi e perché essi si rivolsero al papa in cerca della sua protezione. La resistenza e la posizione strategica di Monteleone indussero Pio IV a sottrarla del tutto alla dipendenza da Spoleto, facendone un possedimento papale e ponendola, nel 1559, sotto la delegazione di Perugia. Libera dalla soggezione agli spoletini, Monteleone conobbe un periodo di enorme sviluppo economico e demografico tra il Cinquecento e la fine del Seicento. Tale periodo di splendore venne interrotto dalla catastrofe del terremoto del 1703. L'evento provocò enormi danni e mieté numerose vittime. Produsse inoltre la deviazione delle acque del fiume Corno, che contribuì all'impoverimento della zona innescando importanti flussi migratori verso Roma. Nell'Ottocento anche la zona di Monteleone venne investita dall'esercito francese rivoluzionario, che annetté l'Umbria prima alla Repubblica Romana, poi direttamente all'Impero. Monteleone, con l'intera regione, fu definitivamente annessa al Regno d'Italia con plebiscito il 4 novembre 1860. Da questo momento in poi seguì lo sviluppo della storia dell'Italia unita. Negli ultimi decenni il comune non è riuscito a ricostruirsi una vera e propria economia, salvo per la pastorizia e il commercio di legname e carbone che, unitamente al turismo estivo, sono fonte di relativo benessere. Un'importante quota di monteleonesi, emigrati tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, e di loro discendenti, forma grosse comunità negli Stati Uniti (in particolare nella città di Trenton, nel New Jersey) e a Roma.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 646 (M 340, F 306)
Densità per Kmq: 10,5
Superficie: 61,58 Kmq

CAP 06045
Prefisso Telefonico 0743
Codice Istat 054031
Codice Catastale F540

Denominazione Abitanti monteleonesi
Santo Patrono San Nicola
Festa Patronale 6 dicembre

Il Comune di Monteleone di Spoleto fa parte di:
Comunità Montana Valnerina
Regione Agraria n. 4 - Montagna del Corno

Località e Frazioni di Monteleone di Spoleto
frazioni: Butino, Ruscio, Trivio, Rescia;
località: Nempe, Colle del Capitano, La Trogna, La Villa, Vallatte, Villa Cesi, Casale Niccoli, Casale Solferino

Comuni Confinanti
Cascia, Ferentillo (TR), Leonessa (RI), Poggiodomo, Sant'Anatolia di Narco, Scheggino
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AZIENDA AGRICOLA DOLCI GIUSEPPINA - MONTELEONE DI SPOLETO (PG)