Costacciaro
Umbria

Costacciaro è un comune della provincia di Perugia.

ETIMOLOGIA
Derivato da costaccia, peggiorativo di costa, secondo altri, invece, è da collegare a colle, in aggiunta a qualche altro termine non ben identificato.

EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa di San Francesco
Chiesa della Bianca

ORIGINI E CENNI STORICI
Nel 220 a.C. Cesare Caio Flaminio dette ordine di costruire la Via Flaminia. Al 76 d.C., risale l’ultimo restauro, a cura di Vespasiano. Ai lati della Flaminia, sorsero templi, santuari, terme, taverne, stalle, case e borgate; con le invasioni di popolazioni germaniche, queste costruzioni furono fortificate, divenendo, talora, residenze di signorie rurali feudali: una di queste fu quella dei De Guelfonibus di Gubbio e Costacciaro. Lo Stato bizantino ed il Regno dei Longobardi si contendevano l’Italia; i Bizantini avevano costituito un collegamento tra Roma e Ravenna (corridoio bizantino), formato, tra l’altro, dalla cosiddetta pentapoli annonaria, due delle cui città erano Perugia e Gubbio. I Longobardi tentarono, più volte, d’interrompere la continuità territoriale del corridoio, ma Costacciaro, e gli altri castelli, dovettero impedirlo. Costacciaro fu costruita dagli Eugubini, nel 1250 circa, quale testa di ponte per poter meglio difendere ed ampliare il loro territorio e per creare una spina nel fianco ai nemici perugini della confinante Sigillo; Costacciaro era il castello più importante del Distretto di Gubbio e si trovava in un posto strategico, sopra un colle di proprietà di un tale Stacciaro; all’inizio si chiamava Castrum Collis Stacciarii, ma, nel 1300, il suo nome cambiò in Castrum Costacciarii (Castello del Colle di Stacciaro). A Gubbio, nel XIV secolo, s’insediò la magistratura del podestà, che dava una certa autonomia a tutti i castelli; qui veniva, infatti, eletto un capitano, che aveva diritto di vita e di morte sugli abitanti. Costacciaro risentì molto delle lotte interne di Gubbio, soprattutto prima della sua dedizione ad Urbino; alla fine del XIV secolo, mentre si stava svolgendo una battaglia tra Antonio da Montefeltro e i Malatesta, il castello si ribellò, sottomettendosi al nascente Stato feltresco. Costacciaro, però, continuò ad avere la sua economia legata a filo doppio con quella di Gubbio. Alla fine del 1300, Gubbio iniziò a subire l’influenza dei Montefeltro, che, a partire dal 1384, cominciarono a rinforzare il castello, erigendovi nuove, più ampie e solide mura. Sotto i Feltreschi, Costacciaro fu assai importante come estremo confine meridionale, ma, anche, come centro militare di concentramento di truppe, capace, all’occorrenza, di difendere, con sicurezza, lo Stato. A fine ’400, venne chiamato al castello il grande architetto militare Francesco di Giorgio Martini da Siena il quale, a partire da 1477, vi costruì il rivellino e, forse nello stesso tempo, anche l’attuale Palazzo Fauni-Massarelli-Chemi. Nel 1400, Costacciaro era formato dal castrum (castello) e da villae (villaggi); ogni villa aveva dei vocaboli (appezzamenti di terra abitati ed ancora esistenti); le più importanti fra queste erano: Villa Col de’ Canali, Villa Colfongai (o Colle Fongari), Villa Collalti, Villa Collis Martini, Villa Costa Bagnole, Villa Pie’ della Rocca, Villa Rancane, Villa S. Andrea de Giuccole, Villa S. Donato, Villa S. Savino, Villa Scassaiole, Villa Trebbi, Villa Vallaponi.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 1.306 (M 634, F 672)
Densità per Kmq: 31,6
Superficie: 41,30 Kmq

CAP 06021
Prefisso Telefonico 075
Codice Istat 054016
Codice Catastale D108

Denominazione Abitanti costacciaroli o costacciaresi
Santo Patrono Beato Tommaso
Festa Patronale primo settembre

Il Comune di Costacciaro fa parte di:
Comunità Montana dell'Alto Chiascio
Regione Agraria n. 1 - Alto Chiascio
Parco del Monte Cucco

Località e Frazioni di Costacciaro
Costa San Savino, Villa Col de' Canali, Rancana

Comuni Confinanti
Fabriano (AN), Gubbio, Sassoferrato (AN), Scheggia e Pascelupo, Sigillo

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