Panicale
Umbria

Panicale è un comune della provincia di Perugia. Sorge su una collina situata tra la la vallata del lago Trasimeno e la valle del fiume Nestòre.

TAVERNELLE
Tavernelle è una frazione del comune di Panicale. Il paese si trova lungo la Strada statale 220 Pievaiola, che conduce da Perugia a Città della Pieve, ed è attraversato dal fiume Nestore. Ad un'altitudine di 236 m s.l.m., la frazione è il centro più popoloso del territorio comunale (ben più della città stessa di Panicale): conta 3.000 abitanti. Il paese sorge nel XIII secolo come punto di sosta per coloro che si recano da Perugia verso Città della Pieve. Nelle vicinanze si trova il santuario della Madonna delle Grondici, dedicato al culto di Maria. Il nome deriva dal termine suggrundarium, che in latino indica il luogo ove venivano sepolti i bambini morti senza essere stati ancora battezzati (sub grunda, cioè sotto le gronde di un tetto); all'interno della chiesa si conserva un gonfalone che ricorda un episodio miracoloso che ha consentito la nascita del santuario nel XV secolo, per proteggere una edicola sacra contenente l'immagine della Madonna. Custodito per quattro secoli da eremiti, il santuario viene identificato nella tradizione popolare come miracoloso per le donne che non possono avere bambini. Dal 1870 venne guidato da affittuari, che però compirono irregolarità nella gestione delle offerte dei fedeli. Infine, nel 1924, il santuario passò direttamente alle dipendenze dell'arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, che ne modificò la struttura architettonica. Nel 1816, con l'occupazione Napoleonica, i territori di Missiano, Tavernelle, Mongiovino, Colle San Paolo e Montali vengono annessi a Panicale. Dal 1942 al 1943, a Tavernelle fu istituito un campo di internamento fascista, destinato anche ai prigionieri provenienti dalla Jugoslavia. La presenza della vicina centrale elettrica di Pietrafitta è stato un elemento trainante per lo sviluppo economico di Tavernelle, che costituisce il nucleo produttivo e commerciale del territorio di Panicale; il settore elettromeccanico, con la Trafomec e la Trafofluid, è anch'esso ben sviluppato. Recentemente, tuttavia, si sono verificate alcune chiusure di stabilimenti, come ad esempio quello della ditta di serrature Cisa. Ogni anno, si svolge nel paese la Sagra della pannocchia, Tavernelle in Festa,Trasimeno Blues e la manifestazione musicale denominata La luna e le note.

ALTRE FRAZIONI
Tavernelle, Colle San Paolo, Missiano, Casalini, Colle Calzolaro, Macereto, Mongiovino.

ETIMOLOGIA
Per quanto riguarda l'etimologia del nome "Panicale" ci sono diverse ipotesi: una lo fa derivare da pan colis, cioè "luogo dove si coltiva il panìco", ipotesi riportata anche nello stemma del comune; un'altra, la più probabile, da Pani calet cioè "luogo dove ardono are al dio Pan". L'ipotesi meno probabile è Pan Kalon, dal greco "dove tutto è bello".

MANIFESTAZIONI
Il Lunedi' di Pasqua il Fosso Largo, ovvero l'antica via del fosso esposta a Sud, viene chiusa al traffico per dare modo ai Panicalesi di divertirsi con l'antico Gioco del Formaggio. Il terzo venerdì di settembre fino alla domenica si svolge la Festa dell'Uva, che prevede alla domenica pomeriggio e il venerdì sera una sfilata di carri allegorici costruiti dai 5 rioni chiamati Centro Storico, Rosario, Missiano, Colgiordano e Aldo Moro al termine della quale viene premiato il più bello; la festa si conclude con una cena a base di prodotti tipici. I temi dei carri possono riguardare la storia o l'attualità, ma devono essere pertinenti con l'uva e il vino.
La prima domenica di novembre o l'ultima di ottobre si svolge la Festa della Castagna, mentre nei primi giorni di settembre si svolge a Tavernelle la Festa della Pannocchia.
Per quanto riguarda gli eventi religiosi sono da menzionare le processioni del Cristo Morto del venerdì santo che si svolgono sia a Panicale che a Tavernelle; il 24 e 25 aprile a Mongiovino si svolge la Festa di San Giorgio durante la quale si ricorda un miracolo accaduto il 23 aprile 1513. Andreana, la ragazza alla quale era apparsa la Madonna, stava distribuendo il cibo agli operai che lavoravano per la costruzione del Santuario; il pane però era poco e non riusciva a sfamare tutti, ma, tutto ad un tratto, iniziò a moltiplicarsi.

ECONOMIA
L'economia di Panicale e del suo territorio è prevalentemente agricola: importante è la presenza degli oliveti, diffusi in tutta la zona, che forniscono un olio privo di acidità e che rappresenta uno dei pilastri della cucina locale. Nei boschi si trovano asparagi e molte varietà di funghi. Altro settore importante è quello dell'artigianato, fra le cui produzioni le più importanti sono quelle del ferro battuto e del tulle. L'attività industriale è diffusa nella frazione di Tavernelle, con fabbriche che spaziano dall'industria chimica (vernici) a quella tessile, da quella elettronica a quella delle casseforti e degli strumenti di chiusura delle porte. Questa fabbrica, a causa della crisi che, nel 2005, ha colpito alcune aziende della Valnestore, provocando vertenze sindacali e periodi di cassa integrazione, ha però deciso di trasferire tutta la produzione nella sua sede centrale di Faenza, provocando la perdita del lavoro a quasi 200 famiglie.

EDIFICI STORICI
Palazzo del Podestà (XIII - XIV secolo)
Casa di Boldrino Paneri (XIII secolo)
Palazzo Landi - sede comunale (XII - XIV secolo)
Rocca Fiorentina (XIII - XIV secolo)
Teatro Cesare Caporali (XVII - XIX secolo)

EDIFICI RELIGIOSI
Collegiata di San Michele Arcangelo (X - XI secolo)
Chiesa di San Sebastiano (XIV - XV secolo)
Chiesa della Madonna della sbarra o Madonna delle nevi (XV - XVII secolo)
Santuario della Madonna di Mongiovino - in frazione Tavernelle (XVI - XVII secolo)
Santuario delle Grondici - in frazione Tavernelle (XIX - XX secolo)

MONUMENTI
Fontana del XV secolo
Statua della Madonna delle grazie(XX secolo)
Statua di San Michele Arcangelo (X - XI secolo)
Monumento dei caduti (XX secolo)
Luna di Viale Belvedere (XX - XXI secolo)
Fontana di Leone - in frazione Tavernelle (XX secolo)

TEATRI
Teatro Caporali

ORIGINI E CENNI STORICI
L'origine di Panicale è antichissima; i primi insediamenti risalgono al II millennio AC, mentre è documentata la presenza degli Etruschi nel VII secolo AC. In epoca romana era sede di un accampamento militare dove si rifugiarono alcuni romani scappati da Perugia a causa della guerra fra Lucio Antonio (fratello di Marco Antonio) e Ottaviano (Bellum perusinum). Nel Medioevo la storia del castello di Panicale è strettamente legata a quella di Perugia, sia economicamente che militarmente. Infatti Panicale è sia un importante centro per il rifornimento di cibo (pane e carne), sia un avamposto di Perugia verso ovest. È il primo comune libero d'Italia; nel 1037 ottiene l'indipendenza da Uguccione II duca di Bourbon. Nel XIII secolo si sottomette alla Signoria di Perugia, anche se ebbe una discreta autonomia. Fatto molto importante è la prima compilazione di uno Statuto (1316), redatto in latino dal notaio Pietro di Vannuccio Vannucci, che sarà sviluppato e modificato nel 1356 e nel 1386. Nel 1484 lo Statuto sarà tradotto in volgare per facilitarne la comprensione ai cittadini. Dal 1416 al 1424 il capitano di ventura Braccio da Montone è signore di Perugia e di conseguenza governa anche Panicale, per la quale inizierà così una lunga serie di Signorie che la assoggetteranno per molti anni. Durante il Rinascimento Panicale vive un periodo di sviluppo economico, espansione territoriale e di generale benessere, che consente la realizzazione di diverse opere d'arte da parte di artisti celebri come Il Perugino. Nel 1540 Perugia viene conquistata dallo Stato pontificio che manterrà il controllo sulla zona (quindi Panicale compresa) fino all'Unità d'Italia, eccezion fatta per gli anni dell'occupazione napoleonica. Vengono così introdotte nuove leggi, norme e regolamenti che sostituiranno il vecchio Statuto del 1316. Il XVII secolo è per Panicale un secolo di lento declino. L'11 e il 12 maggio 1798 l'esercito napoleonico entra in Panicale e decreta la sospensione del potere papale.
Nel 1860 viene annessa al Regno d'Italia.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 5.335 (M 2.620, F 2.715)
Densità per Kmq: 67,7

CAP 06064
Prefisso Telefonico 075
Codice Istat 054037
Codice Catastale G308

Denominazione Abitanti panicalesi
Santo Patrono San Michele
Festa Patronale 29 settembre

Numero Famiglie 1.985
Numero Abitazioni 2.548

Il Comune di Panicale fa parte di:
Area Geografica: Bacino Idrografico del Fiume Arno
Comunità Montana dei Monti Trasimeno
Regione Agraria n. 6 - Colline del Trasimeno
Parco del Trasimeno
Club I Borghi più Belli d'Italia

Località e Frazioni di Panicale
Acquaviva, Casalini, Colle Calzolaro, Colle San Paolo, Macereto, Missiano, Mongiovino, San Martino, Tavernelle, Le Mura, Colgiordano, Acquaiola

Comuni Confinanti
Castiglione del Lago, Magione, Paciano, Perugia, Piegaro

Il comune è gemellato con
La Verrière (Francia)
.

.
FAGIOLARI - PANICALE (PG)
AGRITURISMO CERES - Panicale (PG)
AGRITURISMO LA PIETRAIA - Panicale (PG)
FA. BELL. SERRAMENTI - PANICALE (PG)