Montefalco
Umbria

Montefalco è situata in una posizione panoramica, dominante la pianura del Topino e del Clitunno. Per questa favorevole posizione è chiamata la "Ringhiera dell'Umbria".

ORIGINI, ETIMOLOGIA E CENNI STORICI
Il toponimo Montefalco si deve, secondo la tradizione, a Federico II di Svevia. L'imperatore, visitando i luoghi nel XIII secolo, constatando il gran numero di falchi presenti nell'area, decise di cambiare il nome della località da Coccorone (Cors Coronae) a quello attuale. La presenza dell'animale nel territorio è andata via via scemando, fino a raggiungere il minimo storico in età moderna. Il 31 luglio 2007 è stata liberata nei cieli di Montefalco una coppia di gheppi, con finalità di ripopolamento. Il progetto ha avuto un grandissimo successo e i gheppi si sono riprodotti. Intorno al 1280 la città viene conquistata da Todi, come testimoniato dallo stemma cittadino rappresentante un'Aquila e posto su di un palazzo alla destra di porta di Sant'Agostino, durante il periodo dell'occupazione tuderte inizia la coltivazione delle uve per il grechetto che si vanno ad aggiungere alla trazione più antica del vino rosso, nello stesso periodo avviene anche la costruzione del palazzo pubblico (oggi sede del comune) e dei più importanti edifici religiosi. La città diviene così la più importante fortificazione del territorio tuderte contro Foligno e Spoleto fino al 1383 quando a vicende alterne prima passa sotto i Trinci di Foligno per poi divenire come gli altri centri umbri di dominio papale.
In una Chiesa di Montefalco, secoli fa, avvenne una storia molto particolare. Un pellegrino era venuto da molto lontano per adorare le due Sante della Chiesa: Beata e Chiaretta (le cui spoglie erano - e sono - riposte in una tomba di vetro). Si era fatto molto tardi, così il prete diede ospitalità al pellegrino. La mattina seguente, quando il prete andò ad aprire la Chiesa, trovò il pellegrino accovacciato in una posizione di preghiera, il prete si avvicinò per svegliarlo, ma si accorse che era morto. Così decise di seppellirlo, visto anche che era privo di riconoscimenti. Il giorno seguente alla sepoltura, il prete trovò il pellegrino, morto, nella posizione di preghiera davanti alle due sante, lo ripose nella sua fossa, ma la storia si ripeté svariate volte, fin quando il prete decise di riporlo in una tomba di vetro proprio accanto a quella delle due Sante. Il corpo del pellegrino è rimasto intatto e, si racconta, che molti abbiano avuto grazie rivolgendosi a lui. Allora da allora la chiesa si è arricchita di un nuovo Santo a cui essere devoti.

 

CLIMA
Il clima della città e delle colline circostanti è di tipo continentale. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +3,8 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +23,5 °C.
Le precipitazioni medie annue si aggirano ai 700 mm, mediamente distribuite in 89 giorni, con un minimo relativo in estate ed un picco in autunno. La neve fa la sua apparizione circa sette volte l'anno in città, e a volte gli accumuli sono anche abbastanza consistenti. In media ci sono 40 giorni di gelo all'anno.

MANIFESTAZIONI
Giorno Seguente alla Pasqua: Gara della Ciuccetta
1 giugno: San Fortunato, festa del santo patrono
17 agosto: Santa Chiara da Montefalco
19 agosto: "Fuga del Bove". La manifestazione folcloristica si svolge nel periodo dell'"Agosto montefalchese" e consiste nella sfida tra i quattro quartieri di San Bartolomeo, San Fortunato, San Francesco e Sant'Agostino, rievocazione del gioco popolare che si teneva nei giorni di Natale in epoca medioevale: atleti di ciascun quartiere accompagnano e guidano un toro lungo un percorso prefissato. Il quartiere vincente si aggiudica un palio.
Il quartiere di San Bartolomeo si compone delle frazioni di Turrita, Gallo, Cortignano, Fabbri, San Luca e Madonna della Stella e la parte del centro storico adiacente alla chiesa di San Bartolomeo.

CHIESA DI SAN FRANCESCO
Nella chiesa di San Francesco si possono ammirare una serie di affreschi, attribuiti a Benozzo Gozzoli, raffiguranti episodi della vita del santo.

DA VEDERE INOLTRE...
La cinta muraria con le sue porte, tra cui la merlata Porta Sant'Agostino e le sue torri, tra cui la Torre del Verziere.
La chiesa di Sant'Agostino, costruita tra il 1279 e il 1285, dove si trovano, oltre alle importanti testimonianze della originaria decorazione pittorica trecentesca, affreschi di Ambrogio Lorenzetti; vi sono inoltre custoditi i corpi delle Beate Chiarella e Illuminata e il corpo mummificato del beato Pellegrino.
La piazza del Comune, con, tra gli altri, il duecentesco palazzo Comunale e il ben conservato centro medievale che la circonda e la ex chiesa di Santa Maria di Piazza, risalente alle origini del libero comune.
Il complesso museale di San Francesco, che comprende la ex chiesa di San Francesco, costruita tra il 1335 e il 1338, dove si può ammirare l'importante ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli raffiguranti le Storie della vita di San Francesco; contiene inoltre a una Natività del Perugino e custodisce nella cripta un "Lapidario" con sculture e reperti archeologici romani e medievali; ospita inoltre la Pinacoteca comunale nei locali già annessi all'ex convento francescano, comprendente dipinti di scuola umbra e forlivese (in particolare, della bottega di Melozzo da Forlì); sono state da poco rese accessibili e visitabili le antiche cantine dei frati Minori Conventuali di Montefalco, allestite con materiali del XVIII e XIX secolo legati alla lavorazione delle uve e alla produzione vinicola (collezione Marco Gambacurta).
La chiesa di Santa Lucia, del XII secolo.
La chiesa di San Bartolomeo e porta San Bartolomeo, poi chiamata porta Federico II.
La chiesa Santuario di Santa Chiara da Montefalco, nella quale si conserva il corpo di santa Chiara da Montefalco e la cappella di Santa Croce, decorata con affreschi di scuola umbra del XIV secolo.
La chiesa di Santa Illuminata, della fine del XV secolo, ricostruita sul posto del primitivo reclusorio abitato dalla Beata Giovanna e da Santa Chiara.
La chiesa di San Leonardo.
La pieve di San Fortunato, che conserva opere di Benozzo Gozzoli e Tiberio d'Assisi a meno di un chilometro dalla città.
La chiesa di San Rocco e la chiesa di Sant'Anna, nella frazione di Camiano a circa 2 km dalla città uscendo da Porta Camiano, percorrendo una strada costeggiata da antiche edicole affrescate e fonti alimentate da sorgenti locali.
La chiesa di Santa Maria di Turrita, del XII secolo, nella frazione di Turrita a pochi chilometri dalla città. In origine vi era annesso un monastero benedettino, successivamente soppresso. La leggenda del patrono san Fortunato narra che il Santo era il parroco di questa chiesa. L'interno della chiesa presenta affreschi di carattere devozionale, tra i quali quelli del XV secolo di Giovanni di Corradduccio e Bartolomeo da Miranda, e la tela Giampiero Canotti raffigurante la Madonna che appare a San Filippo Neri.
Il santuario della Madonna della Stella, a pochi chilometri dalla città.
Il castello di Fabbri, del XIV secolo, a pochi chilometri dalla città.

MUSEI
Museo Civico di San Francesco.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 5.820 (M 2.877, F 2.943)
Densità per Kmq: 83,9
Superficie: 69,34 Kmq

CAP 06036
Prefisso Telefonico 0742
Codice Istat 054030
Codice Catastale F492

Denominazione Abitanti montefalchesi
Santo Patrono San Fortunato
Festa Patronale primo giugno

Il Comune di Montefalco fa parte di:
Comunità Montana dei Monti Martano e Serano
Regione Agraria n. 11 - Colline di Montefalco
Movimento Cittaslow (rete internazionale delle città del buon vivere)
Club I Borghi più Belli d'Italia
Associazione Nazionale Città del Vino
Associazione Nazionale Città dell'Olio

Località e Frazioni di Montefalco
Casale, Cerrete, Fabbri, Fratta, Monte Pennino, Pietrauta, San Luca, Turrita

Comuni Confinanti
Bevagna, Castel Ritaldi, Foligno, Giano dell'Umbria, Gualdo Cattaneo, Trevi.

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Cantina Le Cimate - Montefalco (PG)
AZIENDA AGRICOLA FONGOLI - MONTEFALCO (PG)